Nell’ambito del procedimento di accertamento, l’ufficio deve procedere all’emanazione dell’atto impositivo solo dopo avere acquisito le eventuali osservazioni del contribuente in ordine al contenuto del processo verbale di constatazione redatto a con
Diritto fallimentare
Il cantiere delle norme sulla crisi d’impresa è sempre aperto ed il legislatore sta proponendo modifiche quasi continue.
La riforma del diritto fallimentare dovrebbe finalmente portare un nuovo codice aggiornato e più confacente alla vita impreditoriale del 21′ secolo, che rechi anche maggiori soddisfazione ai creditori.
Segui la nostra pagina per rimanere aggiornato sulla riforma del diritto fallimentare e della crisi d’impresa.
Omesso versamento IVA: il fallimento dei principali clienti assolve l'imprenditore dal reato penale
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione ha accolto la tesi difensiva dell’imputato – a cui veniva contestato il reato di omesso versamento dell’IVA – che aveva dimostrato l’impossibilità del versamento IVA a causa del fallimento di cinque c
L'apertura della procedura fallimentare non autorizza l'emissione della nota credito in diminuzione dell'IVA
E’ necessario attendere la chiusura della procedura concorsuale per emettere la relativa nota di credito. Solo in questo momento può essere fatta valere l’infruttuosità del credito. Il principio è stato affermato dalla Commissione Tributaria Regional
La società presta denaro agli amministratori: quali i rischi? (con fac-simile di verbale)
A forte pericolo prestare denaro agli amministratori. L’assemblea dei soci può deliberare l’erogazione di un prestito all’organo di gestione, unicamente nel rispetto dei vincoli statutari ed attestando le condizioni che esulano dalla distrazione di f
La fallibilità delle società cooperative a mutualità prevalente
L’istituto del fallimento, così come previsto dall’ordinamento, è applicabile allorché in una società si riscontri l’attività d’impresa, ogni qual volta vi sia l’economicità obiettiva della gestione, intesa come proporzionalità fra costi e ricavi. No
Fallimento e distruzione contabilità: delitto di bancarotta fraudolenta
Per la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso, la distruzione di tutte le fatture emesse e ricevute in sette anni da parte dell’imputato, precludendo la ricostruzione dell’attività del fallito, implica che l’imputato sia riconosciuto colpevol
Bancarotta fraudolenta: il prelievo delle somme dalle casse sociali
Integra il delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione la condotta dell’amministratore che prelevi somme dalle casse sociali, a titolo di pagamento di competenze, solo genericamente indicate nello statuto, in quanto la previsione di cui all’art
Reato di bancarotta fraudolenta documentale: il caso del fallito che distrugge la contabilità gettandola come rifiuti (Cass. Sez. Pen. Sent. n. 14588 del 29/03/2018)
Con recente sentenza la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per il reato di bancarotta fraudolenta documentale, nei confronti dell’amministratore di una ditta individuale, dichiarata fallita, che aveva distrutto le scritture contabili, gett
Decreto dignità: compensazione delle cartelle esattoriali con i crediti nei confronti della pubblica amministrazione anche per il 2018
La legge di conversione del decreto dignità estende anche al 2018 la possibilità di compensare debiti tributari con crediti commerciali e professionali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti della Pubblica Amministrazione
Procedure concorsuali e fisco: la compensazione tra principi e casi concreti
L’articolo 56 della Legge Fallimentare è stato al centro di diversi interventi della Giurisprudenza: stabilisce che “I creditori hanno diritto di compensare coi loro debiti verso il fallito i crediti che essi vantano verso lo stesso, ancorché non sca
Delitto di bancarotta fraudolenta distrattiva e documentale
E’ valida l’accusa di bancarotta fraudolenta distrattiva e documentale per il titolare, apparentemente solo formale, di una società operante nel campo dell’abbigliamento. A nulla è valsa la tesi difensiva dell’uomo che si è dichiarato mera “testa di
Falcidiabilità Iva – i recentissimi indirizzi operativi
Il pagamento dell’IVA finanche parziale da parte di un imprenditore insolvente proposto nell’ambito di un procedimento di concordato preventivo può corrispondere ad uno strumento di efficace tutela della riscossione effettiva delle risorse proprie de
Società in concordato preventivo: è legittima l'iscrizione a ruolo e relativa notifica della cartella di pagamento?
Occorre prendere atto del contrasto giurisprudenziale esistente sulla legittimità della cartella di pagamento notificata ad una società già ammessa alla procedura di concordato preventivo. Tale diatriba ha un notevole risvolto pratico in un contesto
La notifica dell'accertamento al curatore del fallimento tornato in bonis
Anche laddove la società sia tornata in bonis, è ammissibile l’appello notificato al curatore del fallimento nel caso in cui la perdita di capacità processuale del curatore, a seguito della revoca del fallimento, sia intervenuta dopo la pronuncia di
1345 la bancarotta di Firenze | I suggerimenti di lettura del Commercialista Telematico
Il Commercialista Telematico vi propone un libro che racconta la tumultuosa storia economica della Toscana nel XIV secolo: “1345. La bancarotta di Firenze”. Una lettura interessante in questi momenti complessi dell’economia italiana
Il fallito non può impugnare l’atto già valutato negativamente
L’imprenditore fallito non è legittimato a impugnare l’avviso di accertamento al posto del curatore, quando questo abbia assunta una esplicita presa di posizione negativa circa l’utilità per la massa dei creditori di promuovere la lite fiscale
Per la cessione del contratto occorre la stessa forma del contratto ceduto
In caso di cessione del contratto che prevede la giurisdizione estera, si trasferisce sempre tale clausola estremamente onerosa per la controparte italiana? Analizziamo il caso che ha coinvolto una società italiana fallita la quale era stata citata d
I sistemi di allerta interna – prospettive dalla riforma fallimentare
Quando la Riforma fallimentare verrà approvata in via definitiva le aziende dovranno implementare nuovi sistemi di allerta interna per anticipare e rilevare i sintomi dell’insolvenza; tale attività sarà molto rilevante soprattutto per quei profession
Concordato preventivo e diritto alla detrazione IVA
una recente sentenza della Corte di Giustizia UE in tema di concordato preventivo e detrazione IVA: la sentenza è interessante per alcuni principi generali in tema di gestione dell’IVA in caso di pagamento parziale dei fornitori
Fallimento e riparto delle somme: la formazione delle masse
nelle procedure fallimentari il riparto dell’attivo con relativa formazione delle masse è una delle operazione più spinose per il curatore: in questo articolo proviamo a spiegare con esempi pratici come formare un piano di riparto tenendo conto dei t
La proroga della Cassa Integrazione Straordinaria oltre i termini per imprese in riorganizzazione o in fase di risanamento
la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto un’agevolazione per le imprese interessate alla Cassa integrazione straordinaria, in particolare ha previsto una proroga di tali trattamenti per le aziende interessate da processi organizzativi complessi o da p
Riforma del fallimento: l'importanza di un'allerta preventiva della crisi d'impresa
La Riforma del Fallimento propone a carico di amministratori e sindaci (in particolar modo dei sindaci) l’obbligo dell’allerta della crisi d’impresa: vi è il rischio che tale allerta debba essere assai preventiva….con tutte le conseguenze negative de
Rapporti tra transazione fiscale e processo tributario
approfondiamo il complesso rapporto fra transazione fiscale, accertamento e consolidamento dei debiti tributari e processo tributario; la corretta gestione della transazione fiscale è (forse) attualmente l’unico strumento per stralciare i debiti trib
Cartelle di pagamento e procedure concorsuali: insinuazione al passivo
partendo da una sentenza di Cassazione verifichiamo quali sono le attuali modalità con cui il Fisco può insinuarsi nel passivo di una procedura concorsuale: il valore della cartella di pagamento e dell’accertamento esecutivo